La casa paterna, situata di fronte alla facciata dell’attuale Santuario, rimane testimonianza storica della famiglia Desa-Panaca. Mamma Franceschina la cedette in dote alla figlia Livia nel 1623, riservandosi il diritto di abitarla fino alla morte. Livia, la vendette qualche anno dopo la morte della madre, al padre di mostro Lucrezio Lezzi, e questi nel 1751 ai Frati Minori Conventuali della Grottella.
Dopo la beatificazione di Fr. Giuseppe Desa, nel 1753 fu trasformata in Cappella. La casa è un monolocale a piano terra, umile e semplice.
Oggi presenta questa struttura: un timpano e un’iscrizione all’esterno; all’interno, invece, una statua del Santo e sulla parete sinistra una tela che raffigura mamma Franceschina in agonia (1645) assistita dalla figlia Livia e dai religiosi, mentre in alto il figlio Giuseppe, allora residente nel sacro Convento di Assisi, le appare sorridente.
Giuseppe visse in questa casa fino al 1621 quando fu accettato alla Grottella, prima come oblato e solo qualche anno dopo come novizio. In questa casa conobbe le carezze e i rimproveri severi di mamma Franceschina, la malattia e la sofferenza che lo provò per sei lunghi anni. A pochi passi da questa casa, giocando, si divertiva a togliere i berretti ai suoi amici e a gettarli nel vicino pozzo di S. Nicola.
Leave a Comment