Guarigione del Cavalier Baldassarre Rossi

Il tempo della sua dimora ad Assisi può dirsi per fra Giuseppe l’epoca dell’abbondanza di doni celesti. Per mezzo del suo Servo, Dio operò un numero straordinario di grazie concedendoli alcune estasi che dovevano rimanere memorabili e fondamentali per la sua canonizzazione.

S022000484_1409221011001Il dipinto raffigura un episodio narrato nella biografia del Santo redatta nel 1722 (quando era ancora Servo di Dio) da Domenico Bernini e riportato nel processo apostolico di Assisi.

Il nobile Baldassarre Rossi in preda alla pazzia trattava tutti con ferocia ed a nulla erano servite le cure dei medici.

Legato ad una sedia fu condotto al Sacro Convento d’Assisi da padre Giuseppe perché lo guarisse.

Il giovane liberato dalle funi e costretto ad inginocchiarsi saltò in piedi.

Allora fra Giuseppe toccatogli il capo lo invitò a raccomandarsi a Dio e alla Vergine e mentre diceva queste cose il frate fu preso da un rapimento estatico .

Sollevato il giovane per i capelli lo tenne sospeso in aria con sé per diversi minuti, poi riavutosi dall’estasi lo congedò invitandolo ad essere contento perché era stato guarito.

L’artista traduce l’episodio ricco d’azione in una composizione equilibrata e ferma.

Lo schema compositivo dell’ovale riprende la tela romana realizzata intorno al 1750 dal celebre artista Placido Costanzi, oggi conservata al Museo d’Arte Moderna a Roma.

 

IL LUOGO: Assisi, Sacro Convento

IL TEMPO: 1645, durante il soggiorno di Padre Giuseppe

I PERSONAGGI: San Giuseppe, il Cavalier Rossi, i familiari del malato.

LE FONTI: Il processo per la Beatificazione, Parisciani, Roncalli.

UBICAZIONE: Copertino, Santuario S. Giuseppe, Altare dell’Immacolata, lato destro.

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