Il suo desiderio era quello di innalzare delle croci di legno sopra dei piccoli calvari, perché la gente che andava alla Madonna della Grottella avesse lo spunto per meditare la Via Crucis immaginando di percorrere la Via Dolorosa che compì Cristo condotto da Gerusalemme al luogo del Golgota.
La strada che dal Santuario di Santa Maria della Grottella porta a Copertino, costituisce storicamente il tragitto che il nostro fra Giuseppe Desa aveva sempre percorso meditando di andare da Santa Maria degli Angeli verso Assisi, ad imitazione del suo Padre San Francesco.
Nell’inverno del 1636, rientrato alla sua Grottella dopo l’assenza di quasi un anno, maturò l’idea di realizzare lungo questa strada una Via Crucis.
Padre Giuseppe preso da gran fervore chiese ai suoi amici e devoti di aiutarlo a realizzare in breve tempo questo suo progetto.
L’amico Giuseppe Turi mastro d’ascia, realizzò le croci in legno, mentre altri mastri: costruttori, fabbri, ecc, pensarono alla realizzazione del basamento delle croci che doveva avere la forma di piccolo monte (calvario).
Il tema iconografico del dipinto riprende l’episodio della grande croce dei simboli. La più elaborata dal punto di vista artistico perché fra Giuseppe aveva chiesto all’amico Giuseppe Turi di scolpire su questa i simboli della Passione.
Padre Giuseppe voleva che fosse pronta per la vigilia della festa dell’Annunciazione di Nostro Signore (25 marzo).
Come raccontano le fonti, era una croce alta e pesantissima fatta in legno d’ulivo, vi erano sul posto più di cinque uomini per innalzarla ma l’operazione pareva impossibile.
Padre Giuseppe che assisteva a poca distanza disse “Via, via! Che si metterà questa croce!”, con una corsa estatica volò fino ad afferrare la croce da solo ed alzandola la lasciò cadere nella buca.
Il fatto lasciò tutti stupiti per il volo e per aver innalzato la croce da solo.
IL LUOGO: Copertino, lungo la strada della Via Crucis, Copertino, S. M. della Grottella
IL TEMPO: 24 marzo 1636
I PERSONAGGI: San Giuseppe, Giuseppe Turi il falegname, altri mastri, fabbri, fabbricatori.
LE FONTI: Il processo per la Beatificazione, Parisciani, Summarium.
UBICAZIONE: Copertino, Santuario San Giuseppe da Copertino, Altare dell’Immacolata, lato sinistro.
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