Mesto e piangente padre Giuseppe sospirò: “Adesso è morta quella poverina di mia Madre”. Lontano da Copertino, spesso il pensiero di fra Giuseppe andava alla vecchia madre che non avrebbe più rivisto. Franceschina a letto, stremata dagli anni e dalla malattia, ripeteva piangendo come una litania d’amore: “Fra Giuseppe mio, Fra Giuseppe mio!”
Il dipinto, fatto realizzare dai frati della Grottella per la piccola chiesa del Beato Giuseppe, raffigura gli ultimi istanti di vita di mamma Franceschina.
Il 25 gennaio 1645, poco prima dell’agonia, i presenti nella stanza videro una luce entrare per tre volte dalla finestra mentre Franceschina ripeteva “vedo fra Giuseppe!”.
La povera donna agitandosi e battendo le mani indicava la presenza di qualcuno nella stanza.
Era suo figlio Giuseppe a cui come lui stesso racconterà “stando la madre gravemente malata … il Signore l’esaudì”.
Franceschina morì poco dopo sospirando ancora due volte “Figlio mio, figlio!”.
I testimoni racconteranno che si era spenta come una santa.
Fu sepolta con l’abito francescano, nella chiesa del Convento di San Francesco a Copertino, come riconoscimento per aver dato all’Ordine “un buon asino da portare su la groppa lo Stimmatizzato di Assisi”. (Parisciani)
Padre Giuseppe fece celebrare molte messe di suffragio dai padri del Sacro Convento. Pregava Dio perché la sua povera mamma potesse raggiungere presto la gloria.
Il Signore gli diede la gioia di vederla in visione e poter dialogare ancora una volta con lei. Dopo di che non ebbe più dubbi che la sua mamma fosse in paradiso.
IL LUOGO: Casa Desa, a Copertino
IL TEMPO: 25 gennaio 1645 (libro dei defunti)
I PERSONAGGI: Franceschina agonizzante, Livia, i frati del Convento di San Francesco a Copertino, fra Giuseppe.
LE FONTI: Nuti, Parisciani
UBICAZIONE: Copertino, Casa Desa, parete sinistra.
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