La costruzione fu iniziata nel 1088 da Goffredo il Normanno e terminate nel 1235 da Manfredi di Svevia il quale la elevò a Basilica e la dedicò alla Madonna della Neve. La struttura attuale è il risultato di numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli.
L’alta torre campanaria è stata realizzata tra il 1585 e il 1603. Attaccata al campanile è la cappella di S. Sebastiano. Segue il lato sinistro della chiesa con al centro il portale fiancheggiato da due leoni lapidei. La facciata principale della chiesa, su via Gianserio Strafella, risente di diversi periodi di realizzazione. Di recente è stata inserita una porta bronzea, ideata da R. Del Savio e scolpita da G. Gianese, in cui è ricordata la storia della Basilica. La redazione cinquecentesca della chiesa fu affidata ai Renzo di Lecce, che la completarono anche nelle navate laterali.
A partire dal 1707, per volontà del Vescovo Antonio Sanfelice, le pareti interne della chiesa subirono il fascino del barocco leccese. Al posto degli altari cinquecenteschi ne furono costruiti altri le cui decorazioni erano attinte dai diffusi indirizzi barocchi.
Nella navata sinistra, particolarmente ricca di opere d’arte, si può ammirare il monumento funebre a Tristano di Chiaromonte, il monumentale Battistero dove ricevette il Battesimo Giuseppe Maria Desa lo stesso giorno della nascita, la celebre “Deposizione” dello Strafella posta sul primo altare ed il pregevole altare barocco del ‘600 del Chiarello con l’affresco quattrocentesco raffigurante la Vergine della Neve.
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